Venerdì della terza settimana di Avvento: Lezioni dagli alberi
Nature
Heartsong from Inner Music
By Madeleine Doherty (CD1 track 2)
Instrumental harp music based on Madeline's meditations. www.madeleinedoherty.ie
Shen Khar Venakhi from Crux Vocal Ensemble
By Crux Vocal Ensemble
Crux is a gathering of voices on the Atlantic fringe of Europe in the historic city of Dublin. www.cruxvocalensemble.com
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Venerdì della terza settimana di Avvento: Lezioni dagli alberi
“Venite a me, voi tutti che siete oppressi, e io vi darò riposo”. (Matteo 11:28). Eccomi, Signore. Vengo a cercarti. Desidero il Tuo potere di guarigione.
Osea: 14:8
O Efraim, che cosa ho a che fare con gli idoli?
Sono io che rispondo e mi prendo cura di te.
Io sono come un cipresso sempreverde;
il tuo frutto viene da me.
Ad eccezione degli esseri umani, gli alberi sono gli esseri viventi più frequentemente citati nella Bibbia. Il loro simbolismo è potente. Il filosofo, scrittore e maestro spirituale domenicano, Padre Donagh O’Shea, ne descrive l’importanza in una meditazione online per il Mercoledì delle Ceneri 2024:
“La nuova vita arriverà da un luogo profondo. Non c’è dubbio che una profonda interiorità veritiera sia essenziale per una vita cristiana. Un albero deve affondare le sue radici in profondità nel terreno, altrimenti viene giù alla prima tempesta (o forse no, perché non è mai stato in grado di sollevarsi).
“Se proietti la tua immaginazione nel terreno dove si trovano le radici, troverai uno strano mondo di oscurità, silenzio e quiete. Quanto può essere spaventosa l’oscurità, soprattutto quando è piena di strane forme inspiegabili! Che silenzio mortale c’è laggiù! Ed è come la prigione più stretta che si possa immaginare: non si muove mai nulla. Questo è l’opposto del mondo in superficie: lì c’è luce, rumore, movimento.
“Noi esseri umani siamo come gli alberi. C’è una metà nascosta, nascosta anche a noi stessi, nascosta nell’oscurità e nel mistero. E c’è una metà che è tutta luce, rumore e attività. Se ci identifichiamo solo con la parte pubblica, quella “in superficie”, non saremo in grado di resistere alle tempeste della vita e non avremo risorse profonde per crescere. Le nostre azioni, le nostre vite, come gli alberi, emergono da una ricca oscurità, dal silenzio e dalla quiete”.
Signore, fa’ che questo Avvento sia per me un momento di esplorazione della mia vita nascosta. Aiutami a entrare in una “ricca oscurità, silenzio e quiete” da cui uscirò rinnovato nella mente, nel cuore e nell’anima, pronto ad abbracciare un’imminente, invincibile primavera.