Preghiera
Ci sono tanti modi di pregare tante quante sono le persone e trovare il nostro stile di preghiera come connessione con Dio è un dono. Ad alcuni piace camminare in riva al mare o su una montagna impervia e assaporare la bellezza del creato recitando un salmo come musica di sottofondo, per aiutare a esprimere la meraviglia per la grandezza e il mistero dell’universo. Molti si allontanano dalla preghiera nella errata convinzione che per presentarci a Dio dobbiamo sempre indossare il vestito della domenica, cioè essere impeccabili. Veniamo a Dio così come siamo, con tutti i difetti, allo stesso modo in cui andremmo dal medico per ottenere mezzi di guarigione. Non si tratta di avere una casa pulita che arrivino gli addetti alle pulizie. È un’amicizia in cui le arie e le grazie sono escluse, perché possiamo ingannare noi stessi, ma non possiamo ingannare Dio. È utile ricordare che Dio ci ama non per le nostre buone azioni, ma per quello che siamo, un membro della famiglia di Dio, anche se non siamo consapevoli di questo fatto.
Estratto da Reimagining Religion: A Jesuit Vision di Jim Maher SJ (p.45)